I "novelli" Lanzichenecchi devastano Roma

Come nella Roma del 1527...

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    Pietra Ligure (SV)

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    Quando - nel 1527 - i Lanzichenecchi entrarono in Roma, la Città era al culmine della sua decadenza: la popolazione era scesa a circa 50.000 abitanti, dal milione dei cittadini che possedeva nell’Età Imperiale.
    Avvennero distruzioni, saccheggi e, viste le condizioni in cui versavano le infrastrutture cittadine, l’afflusso creò ulteriori guai sul piano igienico ed organizzativo: la diffusione delle malattie, l’espandersi dell’insalubre azione della malaria e l’insorgenza della peste contribuirono a decimare ulteriormente i residenti, oltre ad intaccare anche gli invasori.
    La Città Eterna - giustamente - puniva questi iconoclasti per le ferite inferte alla già malandata popolazione ma – anche – ai monumenti dell’Epoca Romana, oltre ai danni arrecati alla costruenda Basilica di San Pietro, allora in iniziale fase di costruzione, tanto da rimandarne il prosieguo per oltre un decennio...
    Questi eruditi-studenti-modello, sedicenti “apoliticamente” riuniti per protestare, cortei composti sì da molti non Romani ma – ANCHE! – da Romani, che cosa hanno fatto – di diverso – dai Lanzichenecchi (che certamente poco conoscono se non conoscono affatto)???
    Hanno danneggiato strade e palazzi, le cui facciate risalgono al 500 e che, dal 2002, erano state ripulite e rinfrescate!!!...

    I loro antenati, allorché conquistarono popoli e terre, salvo in caso di indifferibile necessità, MAI intenzionalmente danneggiarono i siti storici delle terre da loro invase: anzi! Ne curarono il mantenimento e coltivarono il rispetto per le vestigia storiche, oltre che per le tradizioni locali, insieme con la religione!.... Ne è esempio quanto, Erodoto (con Svetonio, Plinio il Vecchio, Tito Livio) raccontano nelle “Historiae”, a proposito della presa della città egiziana di Alessandria, allorché la famosissima Biblioteca fu danneggiata da un principio d’incendio: esso fu subito domato, proprio nel rispetto di quanto in essa era contenuto!!!...
    E’ mai possibile – oggi – dover tollerare la “messa a ferro e fuoco” di questa Città? Non sono già pesantemente eloquenti le scritte con vernice nera che, quasi con le lacrime agli occhi, il sottoscritto ha visto sui mattoni dell’Orto dei Licinii? Sulle stele dei Fori Imperiali? Sui muri del Pantheon? ...
    Che dicono, i Romani? Allargano le braccia? S’accontentano di dover rassegnatamente sbirciare attraverso gli insulsi vetri della metropolitana durante le loro trasferte quotidiane?
    MA E’ MAI POSSIBILE CHE QUI, IN ITALIA, I VANDALI ED I DEVASTATORI CONTINUINO AD ESISTERE E RESTINO SEMPRE BELLAMENTE IMPUNITI???
    ...E a noi padri, “rei di aver generato un figlio”, al confronto spetta – pertanto - tanta acredine e tanto INAUDITA persecuzione giudiziaria , oltre il SEQUESTRO DEI NOSTRI FIGLI???


    Buon Natale, Romani!...

    AVE ROMA!!!
    XVII XII MMDCCLXIII A.U.C.

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