27 SETTEMBRE... LA VERA STORIA DEL I MARATHON CIRCVS MAXIMUS

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  1. GIOCECCO
     
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    PREMIO ERNESTO NATHAN 2002/2003

    IV EDIZIONE


    TITOLO DEL PROGETTO I LOVE CIRCO MASSIMO


    Il Circo Massimo... il Colosseo sepolto.



    IL PROGETTO E' da realizzare

    IL PROPONENTE dr. Giorgio Ceccarelli


    DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO

    Premesso che

    - Il Comune di Roma è depositario dei monumenti più antichi ed importanti dell'umanità;

    - A distanza di molti secoli non si è riuscito ancora a riportare alla luce e a disseppellire il glorioso Circo Massimo, antico Anfiteatro Romano, adibito dagli imperatori alla corsa delle bighe;

    - L'Anfiteatro che conteneva lungo i suoi seicento metri di estensione 380.000 spettatori, non era secondo, per importanza, al più conosciuto Colosseo;

    - La stragrande maggioranza dei cittadini romani e italiani, ignora del tutto che sotto quella immensa area di terra (tanta) e verde (poco) nel cuore di Roma,riposa una delle più interessanti testimonianze dell'antica civiltà romana;

    - E' ormai giunto il momento che intorno al Circo Massimo sia aperto un pubblico dibattito per sensibilizzare l'opinione pubblica ed i massmedia italiani ed internazionali sulla importanza e sulla improcastinabilità del pieno recupero del monumento;

    - Non risultano stanziati, a tutt'oggi, dei fondi economici per i lavori di recupero;

    propongo che

    venga creato un gruppo di lavoro che sviluppi queste possibilità di intervento finalizzate al reperimento di fondi per sostenere le spese del recupero:

    - apertura di un conto corrente denopminato I LOVE CIRCO MASSIMO in cui decidere liberamente di effettuare offerte economiche da parte di banche o di privati;

    - richiesta di fondi alla Comunità Europea che, in ossequio a norme interne, partecipa economicamente al recupero di monumenti di valore storico ubicati all'interno del territorio degli Stati membri;

    - aumentare di 50 centesimi tutti gli ingressi ai musei, alle mostre e quanto altro legato alla cultura e all'arte e destinare il ricavato al fondo per il Circo Massimo;

    - creazione di una CARD "IL CIRCO PER IL CIRCO" che consenta uno sconto del 5% su tutti gli spettacoli della Capitale (biglietti delle partite di Lazio e Roma, cinema, locali, teatro, circo, negozi, musei, mostre). Il ricavato della vendita della Card (20 euro all'anno) garantirebbe sostanziosi finanziamenti agli scavi del Circo;

    - visite guidate, a pagamento, all'interno dell'Anfiteatro durante i lavori di recupero.

    - Vendita all'asta di migliaia di reperti archeologici che sono custoditi, in casse chiuse che difficilmente saranno più riaperte. Tali reperti archeologici (per es. pezzi di anfora, pezzi di vasellame etc. ) aono destinati a rimanere, per sempre, chiusi e nascosti in depositi comunali. Il ricavato di questa vendita avrebbe il duplice scopo di monetizzare reperti inutilizzabili e consentire ai privati l'esposizione tra le mura domestiche o nei luoghi di lavoro di un patrimonio archeologico che deve essere visibile a tutti. Non è "sacrilego" pensare di alienare pezzi di coccio di valore storico ma di alcun utilizzo pratico visto la giacenza eterna a cui sono destinati. Se il Comune si privasse di parte di questo immenso patrimonio archeologico non sconvolgerebbe di certo la sua funzione di tutela e di custodia che le è propria.

    QUALE E' L'UTENZA (INTERNA ED ESTERNA) A CUI E' RIVOLTO IL PROGETTO?

    Il progetto è rivolto ai cittadini romani e a tutti coloro che amano nel mondo l'archeologia ed il recupero di monumenti unici nel loro genere.

    A QUALI PROBLEMI INTENDE RISPONDERE?

    Iniziare uno scavo in grande stile nell'area del Circo Massimo significa catturare l'attenzione del mondo intero. Il patrimonio che giace sotto terra da molti secoli appartiene all'umanità intera. Il turismo potrebbe avere un impulso maggiore ed i massmedia mondiali dedicherebbero ore di informazione per questa meravigliosa avventura di far resuscitare l'Anfiteatro più grande del mondo.

    QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO?

    L'obiettivo principale è quello di togliere tutta quella terra da quell'area nel cuore di Roma e rimettere al loro posto (al centro della spina) i due obelischi attualmente collocati (impropriamente) in Piazza del Popolo ed in Piazza San Giovanni in Laterano.

    Vedendo quella distesa di terra mi sono sempre chiesto.... quanto darebbero i romani e i cittadini di tutto il mondo per disseppellire un monumento come il Colosseo se questi avesse avuto nei secoli lo stesso destino riservato al Circo Massimo? A Roma abbiamo sepolto, forse per l'eternità, uno dei più grandi monumenti di tutti i tempi. Nessuno si adopera per restituirlo al suo antico splendore. Tutte le soluzioni economiche previte nel progetto sono facilmente realizzabili e non incidono in alcun modo sulle magre finanze comunali. Basta solo un po di buona volontà.

    COMUNICAZIONE:

    Comunicare a tutti la volontà di iniziare questo piano di recupero è fondamentale per il raggiungimento del risultato finale.

    PARTECIPAZIONE:

    la migliore arma a disposizione dei futuri incaricati di questo progetto è la capacità di coinvolgere un gran numero di cittadini e di autorità.

    NEL CASO IN CUI IL PROGETTO SIA DA REALIZZARE, COME SI INTENDE ATTUARLO?

    Creazione di un gruppo di lavoro di 5 persone che si occupi di studiare un piano di intervento promozionale per l'opinione pubblica e funzionale per le Istituzioni coinvolte sia dal punto di vista tecnico (recupero archeologico) che conomico (finanziamenti). Visto i pochi fondi a disposizione, si può soltanto realizzare un piano generale di fattibilità.

    QUALI SONO I VANTAGGI PER GLI UTENTI E/O PER L'AMMINISTRAZIONE?

    I vantaggi che l'Amministrazione Comunale sono sia il carattere economico (biglietto di ingresso a pagamento per seguire gli scavi e , alla fine dei lavori, per visitare tutta la struttura nel suo antico splendore) che di immagine (la notizia degli scavi farebbe il giro del mondo e Roma si troverebbe al centro dell'interesse internazionale).

    Il recupero di un monumento sepolto rappresenta, di per se, una vittoria dell'amore per Roma.

    IL PROGETTO RICHIEDE O HA PREVISTO L'AQUISTO DI BENI O SERVIZI NON DISPONIBILI?

    Il progetto richiede la disponibilità di tre locali dotati di telefoni, fax e internet. L'iniziativa potrebbe attivare tutte le azioni propedeutiche ad un progetto di più ampia portata a cui possono prendere parte tutti gli addetti ai lavori nazionali e internazionali interessati all'anfiteatro.

    RITENETE UTILE O NECESSARIO IL SOSTEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE?

    E' fondamentale l'impegno politico, culturale, artistico ed economico del Comune.

    SVILUPPO DI SCAMBI E COLLABORAZIONI CON ALTRI UFFICI COMUNALI O CON AMMINISTRAZIONI E REALTA' ESTERNE?

    Poter disporre della collaboprazione di tutti gli Enti Pubblici o privati che siano interessati al recupero del monumento, significa veder aumentare la possibilità di riuscita del progetto.

    COLLABORAZIONI CON L'ESTERNO?

    Visto l'interesse mondiale sucitato da questo tipo di recupero archeologico, c'è da augurarsi che non mancheranno le collaborazioni con l'esterno sia in Italia che all'estero.

    PRESENTATORE DEL PROGETTO



    dr. Giorgio Ceccarelli

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    I LOVE CIRCO MASSIMO

    CONFERENZA STAMPA
    12.12.1994



    Disseppellire il Circo Massimo è sempre stato “un mio piccolo sogno nel cassetto”, un sogno forse impossibile che mi porto dentro fin da quando ero un bambino.

    Per molti anni ho vanamente sperato che qualcuno un giorno riuscisse a togliere quella terra e far risplendere quello che è rimasto sotto terra per così tanto tempo.

    Rimandare spesso, è un comodo modo per evitare di fare.

    Chi non agisce è, quasi sempre uno che critica. Con la critica si maschera a volte il proprio rifiuto di agire. Agire costa fatica, esige che si corrano dei rischi. La mia iniziativa è un rifiuto a questa forma dell’autoinganno, di procrastinare nel tempo, nell’attesa che le cose si risolvono… prima o poi.

    Farò del mio meglio per informare la stragrande maggioranza dei romani che ignora l’esistenza dell’Anfiteatro e coinvolgerla in un movimento di opinione capace di “svegliare” tutti coloro che possono fare qualcosa e che invece “dormono” senza muovere un dito, sulle orme dei loro predecessori.

    Sono consapevole del fatto che in un periodo di crisi economica generale appare ancora più utopistico auspicare l’intervento risolutore degli organi competenti:”le casse sono vuote… sono in rosso… non ci sono risorse… ci sono problemi più importanti”. Queste sono sicuramente alcune delle risposte che potrei ricevere dagli addetti ai lavori. Quindi per scavalcare le pastoie burocratiche-economiche ho pensato a cinque tipi di soluzione per reperire i fondi necessari:

    1) il primo è il più facile da realizzare: far pagare l’ingresso (£5.000) a tutti i turisti che vogliono entrare a visitare il Colosseo (milioni di visitatori all’anno) e devolvere il ricavato ad una struttura preposta a realizzare il pieno recupero del monumento. Nel biglietto d’ingresso, a parziale scusante con gli utenti, si potrebbe evidenziare in tre lingue che i soldi del biglietto andranno interamente ad un fondo per il Circo Massimo. I turisti che amano Roma saranno orgogliosi del loro contributo.

    2) Riaprire ai turisti l’antica Piramide Cestia facendo pagare l’ingresso (£ 5.000). Il ricavato, in analogia al punto primo, andrebbe al medesimo fondo del Circo Massimo. La breve apertura di due anni fa e la inaspettata affluenza di visitatore fa ben sperare sulla riuscita dell’iniziativa.

    3) Aprire un conto corrente gestito dalla suddetta struttura preposta al fine di sensibilizzare i cittadini di buona volontà, le aziende, le banche, i commercianti, le scuole etc… per raccogliere fondi utili alla causa in questione. A tutti coloro che aderiranno si potrebbe rilasciare un documento ufficiale con la dicitura “ anche io amo il Circo Massimo”.

    4) In analogia con una delibera di un assessore di un Comune Italiano, di cui non ricordo i riferimenti, si potrebbe tassare di 100 lire la tazzina del caffè del bar a favore del Circo Massimo. I romani sicuramente non si cureranno affatto dell’aumento se il loro piccolo sacrificio contribuirà a disseppellire l’Anfiteatro. La curiosità di vedere quello che c’è sotto “farà aumentare la voglia di caffè”.

    5) Escogitare un sistema legalmente valido secondo il quale il cittadino che devolverà lire 10.000 oggi, riceverà il doppio dopo tre anni, quando il parziale inizio degli scavi permetterà di raccogliere turisti a pagamento per visite guidate.

    Ogni volta che passo vicino a quella distesa di terra ed erba nel cuore di Roma, mi fermo e con rabbia penso che non sia giusto per noi e per tutti coloro che verranno dopo di noi non poter ammirare nel suo splendore quello che giace sotto i nostri piedi.

    Un noto scultore disse che le sue statue giacevano all’interno dei blocchi di marmo e che il suo compito era di tirarle fuori.

    Forse il confronto non è dei più calzanti ma credetemi che riusciremo a tirar fuori da quella montagna di terra il nostro Anfiteatro.

    Gandhi amava ripetere “solamente chi non perde mai la speranza può essere una vera guida”. La massima forse impropriamente usata spero sia di buon auspicio per guidare tutti coloro che insieme a me divideranno e culleranno questo mio sogno anche nel loro cassetto.

    Ringrazio l’Associazione Horus Club che ha creduto nella mia iniziativa ed ha gentilmente offerto la disponibilità dei suoi ambienti consentendo la felice riuscita di tale conferenza.


    Roma 12.12.1994


    Il promotore

    Dott. Giorgio Ceccarelli


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