27 SETTEMBRE... LA VERA STORIA DEL I MARATHON CIRCVS MAXIMUS

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  1. GIOCECCO
     
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    PREMIO ERNESTO NATHAN 2002/2003

    IV EDIZIONE


    TITOLO DEL PROGETTO I LOVE CIRCO MASSIMO


    Il Circo Massimo... il Colosseo sepolto.



    IL PROGETTO E' da realizzare

    IL PROPONENTE dr. Giorgio Ceccarelli


    DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO

    Premesso che

    - Il Comune di Roma è depositario dei monumenti più antichi ed importanti dell'umanità;

    - A distanza di molti secoli non si è riuscito ancora a riportare alla luce e a disseppellire il glorioso Circo Massimo, antico Anfiteatro Romano, adibito dagli imperatori alla corsa delle bighe;

    - L'Anfiteatro che conteneva lungo i suoi seicento metri di estensione 380.000 spettatori, non era secondo, per importanza, al più conosciuto Colosseo;

    - La stragrande maggioranza dei cittadini romani e italiani, ignora del tutto che sotto quella immensa area di terra (tanta) e verde (poco) nel cuore di Roma,riposa una delle più interessanti testimonianze dell'antica civiltà romana;

    - E' ormai giunto il momento che intorno al Circo Massimo sia aperto un pubblico dibattito per sensibilizzare l'opinione pubblica ed i massmedia italiani ed internazionali sulla importanza e sulla improcastinabilità del pieno recupero del monumento;

    - Non risultano stanziati, a tutt'oggi, dei fondi economici per i lavori di recupero;

    propongo che

    venga creato un gruppo di lavoro che sviluppi queste possibilità di intervento finalizzate al reperimento di fondi per sostenere le spese del recupero:

    - apertura di un conto corrente denopminato I LOVE CIRCO MASSIMO in cui decidere liberamente di effettuare offerte economiche da parte di banche o di privati;

    - richiesta di fondi alla Comunità Europea che, in ossequio a norme interne, partecipa economicamente al recupero di monumenti di valore storico ubicati all'interno del territorio degli Stati membri;

    - aumentare di 50 centesimi tutti gli ingressi ai musei, alle mostre e quanto altro legato alla cultura e all'arte e destinare il ricavato al fondo per il Circo Massimo;

    - creazione di una CARD "IL CIRCO PER IL CIRCO" che consenta uno sconto del 5% su tutti gli spettacoli della Capitale (biglietti delle partite di Lazio e Roma, cinema, locali, teatro, circo, negozi, musei, mostre). Il ricavato della vendita della Card (20 euro all'anno) garantirebbe sostanziosi finanziamenti agli scavi del Circo;

    - visite guidate, a pagamento, all'interno dell'Anfiteatro durante i lavori di recupero.

    - Vendita all'asta di migliaia di reperti archeologici che sono custoditi, in casse chiuse che difficilmente saranno più riaperte. Tali reperti archeologici (per es. pezzi di anfora, pezzi di vasellame etc. ) aono destinati a rimanere, per sempre, chiusi e nascosti in depositi comunali. Il ricavato di questa vendita avrebbe il duplice scopo di monetizzare reperti inutilizzabili e consentire ai privati l'esposizione tra le mura domestiche o nei luoghi di lavoro di un patrimonio archeologico che deve essere visibile a tutti. Non è "sacrilego" pensare di alienare pezzi di coccio di valore storico ma di alcun utilizzo pratico visto la giacenza eterna a cui sono destinati. Se il Comune si privasse di parte di questo immenso patrimonio archeologico non sconvolgerebbe di certo la sua funzione di tutela e di custodia che le è propria.

    QUALE E' L'UTENZA (INTERNA ED ESTERNA) A CUI E' RIVOLTO IL PROGETTO?

    Il progetto è rivolto ai cittadini romani e a tutti coloro che amano nel mondo l'archeologia ed il recupero di monumenti unici nel loro genere.

    A QUALI PROBLEMI INTENDE RISPONDERE?

    Iniziare uno scavo in grande stile nell'area del Circo Massimo significa catturare l'attenzione del mondo intero. Il patrimonio che giace sotto terra da molti secoli appartiene all'umanità intera. Il turismo potrebbe avere un impulso maggiore ed i massmedia mondiali dedicherebbero ore di informazione per questa meravigliosa avventura di far resuscitare l'Anfiteatro più grande del mondo.

    QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO?

    L'obiettivo principale è quello di togliere tutta quella terra da quell'area nel cuore di Roma e rimettere al loro posto (al centro della spina) i due obelischi attualmente collocati (impropriamente) in Piazza del Popolo ed in Piazza San Giovanni in Laterano.

    Vedendo quella distesa di terra mi sono sempre chiesto.... quanto darebbero i romani e i cittadini di tutto il mondo per disseppellire un monumento come il Colosseo se questi avesse avuto nei secoli lo stesso destino riservato al Circo Massimo? A Roma abbiamo sepolto, forse per l'eternità, uno dei più grandi monumenti di tutti i tempi. Nessuno si adopera per restituirlo al suo antico splendore. Tutte le soluzioni economiche previte nel progetto sono facilmente realizzabili e non incidono in alcun modo sulle magre finanze comunali. Basta solo un po di buona volontà.

    COMUNICAZIONE:

    Comunicare a tutti la volontà di iniziare questo piano di recupero è fondamentale per il raggiungimento del risultato finale.

    PARTECIPAZIONE:

    la migliore arma a disposizione dei futuri incaricati di questo progetto è la capacità di coinvolgere un gran numero di cittadini e di autorità.

    NEL CASO IN CUI IL PROGETTO SIA DA REALIZZARE, COME SI INTENDE ATTUARLO?

    Creazione di un gruppo di lavoro di 5 persone che si occupi di studiare un piano di intervento promozionale per l'opinione pubblica e funzionale per le Istituzioni coinvolte sia dal punto di vista tecnico (recupero archeologico) che conomico (finanziamenti). Visto i pochi fondi a disposizione, si può soltanto realizzare un piano generale di fattibilità.

    QUALI SONO I VANTAGGI PER GLI UTENTI E/O PER L'AMMINISTRAZIONE?

    I vantaggi che l'Amministrazione Comunale sono sia il carattere economico (biglietto di ingresso a pagamento per seguire gli scavi e , alla fine dei lavori, per visitare tutta la struttura nel suo antico splendore) che di immagine (la notizia degli scavi farebbe il giro del mondo e Roma si troverebbe al centro dell'interesse internazionale).

    Il recupero di un monumento sepolto rappresenta, di per se, una vittoria dell'amore per Roma.

    IL PROGETTO RICHIEDE O HA PREVISTO L'AQUISTO DI BENI O SERVIZI NON DISPONIBILI?

    Il progetto richiede la disponibilità di tre locali dotati di telefoni, fax e internet. L'iniziativa potrebbe attivare tutte le azioni propedeutiche ad un progetto di più ampia portata a cui possono prendere parte tutti gli addetti ai lavori nazionali e internazionali interessati all'anfiteatro.

    RITENETE UTILE O NECESSARIO IL SOSTEGNO DELL'AMMINISTRAZIONE?

    E' fondamentale l'impegno politico, culturale, artistico ed economico del Comune.

    SVILUPPO DI SCAMBI E COLLABORAZIONI CON ALTRI UFFICI COMUNALI O CON AMMINISTRAZIONI E REALTA' ESTERNE?

    Poter disporre della collaboprazione di tutti gli Enti Pubblici o privati che siano interessati al recupero del monumento, significa veder aumentare la possibilità di riuscita del progetto.

    COLLABORAZIONI CON L'ESTERNO?

    Visto l'interesse mondiale sucitato da questo tipo di recupero archeologico, c'è da augurarsi che non mancheranno le collaborazioni con l'esterno sia in Italia che all'estero.

    PRESENTATORE DEL PROGETTO



    dr. Giorgio Ceccarelli

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    I LOVE CIRCO MASSIMO

    CONFERENZA STAMPA
    12.12.1994



    Disseppellire il Circo Massimo è sempre stato “un mio piccolo sogno nel cassetto”, un sogno forse impossibile che mi porto dentro fin da quando ero un bambino.

    Per molti anni ho vanamente sperato che qualcuno un giorno riuscisse a togliere quella terra e far risplendere quello che è rimasto sotto terra per così tanto tempo.

    Rimandare spesso, è un comodo modo per evitare di fare.

    Chi non agisce è, quasi sempre uno che critica. Con la critica si maschera a volte il proprio rifiuto di agire. Agire costa fatica, esige che si corrano dei rischi. La mia iniziativa è un rifiuto a questa forma dell’autoinganno, di procrastinare nel tempo, nell’attesa che le cose si risolvono… prima o poi.

    Farò del mio meglio per informare la stragrande maggioranza dei romani che ignora l’esistenza dell’Anfiteatro e coinvolgerla in un movimento di opinione capace di “svegliare” tutti coloro che possono fare qualcosa e che invece “dormono” senza muovere un dito, sulle orme dei loro predecessori.

    Sono consapevole del fatto che in un periodo di crisi economica generale appare ancora più utopistico auspicare l’intervento risolutore degli organi competenti:”le casse sono vuote… sono in rosso… non ci sono risorse… ci sono problemi più importanti”. Queste sono sicuramente alcune delle risposte che potrei ricevere dagli addetti ai lavori. Quindi per scavalcare le pastoie burocratiche-economiche ho pensato a cinque tipi di soluzione per reperire i fondi necessari:

    1) il primo è il più facile da realizzare: far pagare l’ingresso (£5.000) a tutti i turisti che vogliono entrare a visitare il Colosseo (milioni di visitatori all’anno) e devolvere il ricavato ad una struttura preposta a realizzare il pieno recupero del monumento. Nel biglietto d’ingresso, a parziale scusante con gli utenti, si potrebbe evidenziare in tre lingue che i soldi del biglietto andranno interamente ad un fondo per il Circo Massimo. I turisti che amano Roma saranno orgogliosi del loro contributo.

    2) Riaprire ai turisti l’antica Piramide Cestia facendo pagare l’ingresso (£ 5.000). Il ricavato, in analogia al punto primo, andrebbe al medesimo fondo del Circo Massimo. La breve apertura di due anni fa e la inaspettata affluenza di visitatore fa ben sperare sulla riuscita dell’iniziativa.

    3) Aprire un conto corrente gestito dalla suddetta struttura preposta al fine di sensibilizzare i cittadini di buona volontà, le aziende, le banche, i commercianti, le scuole etc… per raccogliere fondi utili alla causa in questione. A tutti coloro che aderiranno si potrebbe rilasciare un documento ufficiale con la dicitura “ anche io amo il Circo Massimo”.

    4) In analogia con una delibera di un assessore di un Comune Italiano, di cui non ricordo i riferimenti, si potrebbe tassare di 100 lire la tazzina del caffè del bar a favore del Circo Massimo. I romani sicuramente non si cureranno affatto dell’aumento se il loro piccolo sacrificio contribuirà a disseppellire l’Anfiteatro. La curiosità di vedere quello che c’è sotto “farà aumentare la voglia di caffè”.

    5) Escogitare un sistema legalmente valido secondo il quale il cittadino che devolverà lire 10.000 oggi, riceverà il doppio dopo tre anni, quando il parziale inizio degli scavi permetterà di raccogliere turisti a pagamento per visite guidate.

    Ogni volta che passo vicino a quella distesa di terra ed erba nel cuore di Roma, mi fermo e con rabbia penso che non sia giusto per noi e per tutti coloro che verranno dopo di noi non poter ammirare nel suo splendore quello che giace sotto i nostri piedi.

    Un noto scultore disse che le sue statue giacevano all’interno dei blocchi di marmo e che il suo compito era di tirarle fuori.

    Forse il confronto non è dei più calzanti ma credetemi che riusciremo a tirar fuori da quella montagna di terra il nostro Anfiteatro.

    Gandhi amava ripetere “solamente chi non perde mai la speranza può essere una vera guida”. La massima forse impropriamente usata spero sia di buon auspicio per guidare tutti coloro che insieme a me divideranno e culleranno questo mio sogno anche nel loro cassetto.

    Ringrazio l’Associazione Horus Club che ha creduto nella mia iniziativa ed ha gentilmente offerto la disponibilità dei suoi ambienti consentendo la felice riuscita di tale conferenza.


    Roma 12.12.1994


    Il promotore

    Dott. Giorgio Ceccarelli


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  2. GIOCECCO
     
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    ARRIVANO LE PRIME NOTIZIE.....
    LA STORIA RICOMINCIA CON QUELLI CHE CI SARANNO....


    LA STORIA SIETE VOI... IL CIRCO MASSIMO E' DI TUTTI/E.


    http://www.libero-news.it/adnkronos/view/191926


    ROMA: DOMANI AL CIRCO MASSIMO MARATONA PER RECUPERO SITO


    Roma, 26 set. - (Adnkronos) - ''Disseppellire'' il Circo Massimo, ''antico anfiteatro romano adibito dagli imperatori alla corsa delle bighe''. E' l'obittivo che si propone l'Associazione ''Daddy's Pride'' che organizza per domani la prima ''Marathon Circvs Maximus'' per sensibilizzare i romani, e non solo, al recupero del sito archeologico. ''Otto metri di terra - spiega il presidente dell'Associazione Giorgio Ceccarelli - nascondono uno dei piu' grandi monumenti del mondo''.

    Domani, dalle 10.00 alle 19.00, spiega Ceccarelli, ''saremo al Circo Massimo per una grande Festa al centro del antico monumento. I partecipanti riceveranno un attestato dell'associazione con il numero 1, il nome e cognome e la scritta 'Io c'ero'. Non ci sara' una vera Maratona ma una passeggiata intorno alla Spina dell'Anfiteatro con un passaggio del testimonial 'I Love Circo Massimo'''. Una festa ''per far sapere a tutti i 'disinformati' (il 98% degli italiani) che sotto terra c'e' un Colosseo sconosciuto e il cui recupero archeologico costa 'soltanto' una richiesta di finanziamento all'Unione Europea''.

    Vai alla home page >>

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    APPELLO PER TUTTI/E.

    Gentile amico e amica, la I Marathon Circvs Maximus non riguarda una mia proprietà. L'Anfiteatro CIRCO MASSIMO è di tutti/e e quindi anche tuo.
    Aiutarci a risvegliare i romani, sia quelli informati (0,1%) che quelli non informati (quasi tutti/e), dipende anche da te.
    Se vuoi continuare a far finta di niente sei libero di farlo.
    Farsi del male è sempre un problema personale.
    NOI CI SAREMO... ANCHE PER TE.

    Giorgio Ceccarelli



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    IL GIORNALETTISMO

    http://209.85.129.132/search?q=cache:kkQiJ...t&ct=clnk&gl=ch




    Le scrivo questa lettera perché amo il Circo Massimo, l’antico Anfiteatro romano sepolto da duemila anni. Otto metri di terra nascondono uno dei più grandi monumenti del mondo. Ho organizzato, 15 anni fa, una conferenza stampa per il recupero del Circo Massimo. Ho presentato, 5 anni fa, un progetto di recupero dell’Anfiteatro al Premio Nathan riservato ai dipendenti pubblici del Comune di Roma. Quest’anno, all’interno del Circo Massimo, l’associazione mondiale Daddy’s Pride (orgoglio di padre) ha lanciato un appello a tutti i romani e ai mezzi di informazione per sensibilizzare l’utilità del recupero archeologico del monumento. Domenica 27 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, l’Associazione Daddy’s Pride, famosa per organizzare l’unica marcia mondiale dei papà, ha organizzato una Festa al centro del Circo Massimo denominata MARATHON CIRCVS MAXIMVS. I partecipanti riceveranno un attestato dell’associazione con il numero 1, il nome e cognome e la scritta IO C’ERO. Non ci sarà una vera Maratona ma una passeggiata intorno alla Spina dell’Anfiteatro con un passaggio del testimonial I LOVE CIRCO MASSIMO. Confido in un aiuto da parte di tutti i mezzi di informazione per far sapere a tutti i “disinformati” (il 98% degli italiani) che sotto terra c’è un Colosseo sconosciuto e il cui recupero archeologico costa “soltanto” una richiesta di finanziamento all’Unione Europea. Grazie della collaborazione.

    Roma 12 settembre 2009

    Il Presidente Dott. Giorgio Ceccarelli

    www.daddyspride.it
     
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  3. I@N
     
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    COMUNICATO STAMPA
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    Decine di romani/e hanno partecipato oggi alla I Marathon Circvs Maximvs, organizzata dall'Associazione Daddy's Pride, per chiedere alle Istituzioni il recupero archeologico dell'antico Anfiteatro romano, Circo Massimo, sepolto da molti secoli.

    La Maratona consiste in una passeggiata intorno alla "spina" (percorso centrale delle bighe) con una "zappa" con la scritta "i love Circo Massimo".

    La zappa, come testimonial della Marathon, simboleggia la volontà di scavare la terra e riportare alla luce l'intera struttura superstite.

    Ai partecipanti è stato consegnato un attestato con il numero 1, nome e cognome con la scritta sottostante IO C'ERO.

    Il Presidente dell'Associazione, Giorgio Ceccarelli, ha promesso analoghe Maratone intorno al Circo Massimo per "resuscitare" il Colosseo sepolto.


    Ass. Daddy's Pride

    www.daddyspride.it

    www.daddyspride.org

    3392753088

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  4. GIOCECCO
     
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    http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/2009/0...o_massimo.shtml

    L'iniziativa
    La maratona dei papà italiani per il recupero del Circo Massimo

    «Disseppellire» il Circo Massimo, «antico anfiteatro romano adibito dagli imperatori alla corsa delle bighe».


    È l'obiettivo che si propone l'Associazione «Daddy's Pride» che ha organizzato iera la prima «Marathon Circvs Maximus» per sensibilizzare i romani, e non solo, al recupero del sito archeologico. «Otto metri di terra - spiega il presidente dell'Associazione Giorgio Ceccarelli - nascondono uno dei più grandi monumenti del mondo». I partecipanti hanno ricevuto un attestato dell'associazione con il numero 1, il nome e cognome e la scritta «Io c'ero». Non è stata una vera Maratona ma una passeggiata intorno alla Spina dell'Anfiteatro con un passaggio del testimonial «I Love Circo Massimo». Una festa «per far sapere a tutti i disinformati (il 98% degli italiani) che sotto terra c'è un Colosseo sconosciuto e il cui recupero archeologico costa «soltanto una richiesta di finanziamento all'Unione Europea».
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    Edited by I@N - 28/9/2009, 15:15
     
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  5. GIOCECCO
     
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    Il Riformista

    ROMA: DOMANI AL CIRCO MASSIMO MARATONA PER RECUPERO SITO


    Roma, 26 set. - (Adnkronos) - ''Disseppellire'' il Circo Massimo, ''antico anfiteatro romano adibito dagli imperatori alla corsa delle bighe''. E' l'obittivo che si propone l'Associazione ''Daddy's Pride'' che organizza per domani la prima ''Marathon Circvs Maximus'' per sensibilizzare i romani, e non solo, al recupero del sito archeologico. ''Otto metri di terra - spiega il presidente dell'Associazione Giorgio Ceccarelli - nascondono uno dei piu' grandi monumenti del mondo''. Domani, dalle 10.00 alle 19.00, spiega Ceccarelli, ''saremo al Circo Massimo per una grande Festa al centro del antico monumento. I partecipanti riceveranno un attestato dell'associazione con il numero 1, il nome e cognome e la scritta 'Io c'ero'. Non ci sara' una vera Maratona ma una passeggiata intorno alla Spina dell'Anfiteatro con un passaggio del testimonial 'I Love Circo Massimo'''. Una festa ''per far sapere a tutti i 'disinformati' (il 98% degli italiani) che sotto terra c'e' un Colosseo sconosciuto e il cui recupero archeologico costa 'soltanto' una richiesta di finanziamento all'Unione Europea''.
    Sin-Bis/Pn/Adnkronos


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    Edited by I@N - 28/9/2009, 15:27
     
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  6. GIOCECCO
     
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    Grazie a tutti/e quelli /e che hanno marciato insieme a noi. A breve metteremo alcune foto dei partecipanti.
    Questi amanti del Circo Massimo hanno ricevuto la pergamena IO C'ERO.
    A breve si potranno vedere anche sui tre siti con la Zappa I LOVE CIRCO MASSIMO.

    La storia si può raccontare, criticare, rubare, millantare e fare.

    IO AMO FARLA. LA PORTA E' SEMPRE APERTA A TUTTI/E.

    a breve si intervisterà uno dei pochi testimoni oculari della distruzione di una parte del Circo Massimo.
    Furono abbattute alcune strutture negli anni 40 (dopo la guerra) per fare spazio al parcheggio delle auto.

    Quelli che non amano il recupero del Circo Massimo stanno ancora su quelle auto....


    ciao Giorgio :(cià):
     
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  7. GIOCECCO
     
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    COMUNICATO STAMPA

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    L'Italia è l'ultima al mondo. La colpa?

    E' TUTTA DEGLI ITALIANI.


    Dal 1994 ho fatto tre tentativi per sensibilizzare gli italiani "insensibili" sul tesoro nascosto che hanno sotto terra da duemila anni.

    Il Circo Masssimo è l'unico anfiteatro del mondo lungo 600 metri.

    Dato che siamo italiani non riusciamo a capire le cose normali.

    Se un italiano normale si arrabbia e solleva un problema comune a tutti (tranne agli ignoranti ... la stragrande maggioranza)... il recupero archeologico del Circo Massimo, non frega a nessuno. L'oppio del popolo richiede solo calcio, veline e stronzate varie.

    Se però lo stesso problema lo tira fuori un politico esce fuori la notizia. Il recupero archeologico non frega niente a nessuno. C'è interesse solo se un politico o un calciatore ne parla. Siamo un popolo bue che ha bisogno di mille NOEMI per fare notizia e per suscitare dibattito pubblico.

    Quando feci la prima conferenza stampa sul Circo Massimo chiesi alle Istituzioni di mettere il biglietto di ingresso al Colosseo. Pochi mesi dopo il ministro Veltroni mise il prezzo del biglietto. Dal 1994 ad oggi milioni di euro sono entrati nelle casse dello Stato. Se non avessi sollevato il problema il ministro non ci avrebbe pensato mai come hanno fatto, prima di lui, tutti gli italiani.

    Rutelli parla del Circo Massimo? qualcuno un giorno lo scaverà? Mai dire o nominare chi ha scritto questi comunicati e fatto le manifestazioni.

    Quando comincio una protesta-iniziativa ho solo menefreghismo e indifferenza.

    Poi poco dopo esce fuori qualcun altro che copia l'idea e la richiesta per cancellare l'autore di quell'iniziativa.


    Poi ci lamentiamo che gli italiani che hanno le idee scappano dall'Italia.

    Questo è quello che ci meritiamo.... un popolo bue che vive di calcio, veline e lotterie.


    Giorgio Ceccarelli

    3392753088

    www.daddyspride.it

    www.figlinegati.it

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...48385girata.asp


    Google News Alert per: "Circo Massimo

    La Stampa
    La mappa dei segreti di Roma antica
    La Stampa
    Andiamo al Circo Massimo. «Bisognerebbe scavare qui, in via dei Cerchi». Alle spalle abbiamo il Palatino, di fronte il Circo Massimo. ...


    CRONACHE

    17/10/2009 (7:26) - LA STORIA - L'EX SINDACO RUTELLI E L'ARCHEOLOGIA

    La mappa dei segreti di Roma antica

    I resti dell'ateneo di Adriano in piazza Venezia

    Dalla gigantesca struttura del Circo Massimo al tempio del Sole:
    i monumenti ancora sepolti


    MATTIA FELTRI
    ROMA

    Qui, in piazza Venezia, a Roma, scavando è stato trovato l’Ateneo di Adriano, una notizia importante e allo stesso tempo comica: ovunque si scavasse, nell’area dei Fori, si troverebbe qualche cosa perché lì sotto ci sono tremila anni di storia. Francesco Rutelli, presidente del comitato parlamentare di controllo dei servizi segreti, ma ex sindaco di Roma e appassionato di storia antica, ipotizzò un museo a cielo aperto che da piazza Venezia arrivasse sino all’Appia antica comprendendo i Fori, il Colosseo, il Palatino e il Circo Massimo, tutti liberati dal traffico.

    Oggi Rutelli sbircia i ruderi dell’Ateneo e illustra la sua nuova idea: «Penso che questa via, via dei Fori Imperiali, sia ormai parte della città e della sua storia. Mi pare che l’idea di sventrarla appartenga soprattutto a un tic della sinistra, poiché la volle Mussolini. Si potrebbe però renderla pedonale e per soli mezzi elettrici, sarebbe la più spettacolare passerella archeologica del mondo. E niente vieterebbe di scavarci sotto per riportare alla luce tutto quello che fu costruito nell’intera valle dei Fori».

    Rutelli guarda i ruderi e sospira: «Certo è costoso. E di per sé qualificherebbe l’intero lavoro di un governo. Mi rendo conto delle difficoltà e delle opere che comporterebbe, oltre alle decine di cose che ci sono da fare: consolidare il Palatino, che si sfalda, o mettere in sicurezza la Domus Aurea. Del resto i grandi momenti archeologici di Roma sono stati solo quello dell’Unità d’Italia e quello del fascismo, inclusa la retorica imperiale e gli sventramenti. Nel dopoguerra soltanto la legge Biasini (anni Ottanta, quella dei monumenti in gabbia, ndr) e il piano del Giubileo». Qui sotto ci si troverebbe di tutto. C’è la forma urbis che spiega quali templi, quali edifici. «Semplicemente completeremmo i Fori. Ma il tesoro non è solo qui». Andiamo al Circo Massimo. «Bisognerebbe scavare qui, in via dei Cerchi». Alle spalle abbiamo il Palatino, di fronte il Circo Massimo. «Di sicuro ci sono i resti del Tempio del Sole e della Luna».

    Si tratterebbe di chiudere al traffico un’altra via di Roma, ma secondo Rutelli «non è una via a grande scorrimento e poi è qui che è nata Roma, proprio qui c’era il Pulvinar, il palco dell’imperatore». Indica il grande prato: «Il Circo Massimo andrebbe gradualmente scavato. Era il più grande monumento di Roma Imperiale, conteneva forse trecentomila spettatori e non lo conosciamo. Un’assurdità». Da quello che si dice, sotto al Circo Massimo la struttura dello stadio per le bighe non c’è più. Rutelli strabuzza gli occhi: «Ma non è vero. E’ stato spogliato dai marmi come è successo al Colosseo, ma la struttura architettonica c’è, eccome. E’ un tesoro, quest’area, e adesso è ridotta a discarica. Nemmeno ci si può portare i bambini a giocare», dice indicando i cocci di vetro. «E proprio lì, nel grande edificio dove era l’ufficio elettorale, va fatto il museo della città sui cui è d’accordo anche Alemanno. Il primo luogo dove con le tecnologie moderne si possa realizzare la visita virtuale dell’antichità».
    A proposito di scavi, non è che adesso si stia con le mani in mano: l’Ateneo di Adriano, la stanza circolare di Nerone. Rutelli ridacchia: «Mi spiace deludervi, ma è tutto da dimostrare che quelli siano davvero l’Ateneo di Adriano e la stanza circolare di Nerone. C’è dibattito. E’ che su queste cose si fa sempre un po’ di propaganda». Beh, anche lei da sindaco ne ha fatta un po’... «Ma sì, d’accordo, però su cose un pochino più concrete. Ricordo che Andrea Carandini, che è un grandissimo archeologo e un grande divulgatore, sul Palatino trovò il Pomerio, il primo confine di Roma voluto da Romolo». Anche sull’autenticità del Pomerio si discute, e parecchio. E poi, una volta scoperto, è stato subito ricoperto. Rutelli osserva il punto dove si scavò: «Lo coprimmo perché si sarebbe sfaldato. Ma insomma tutto questo dimostra che ci sarebbero centinaia di cose da fare. Al prezzo di una finanziaria, lo so. A me piacerebbe che se ne facessero alcune immediate, dovute».

    Da su, dal Palatino, si vedono i Fori: «Primo: andrebbero eliminate quelle murature delle cantine secentesche trovate laggiù, nei Fori imperiali. Ma chi se ne frega delle cantine del Seicento? E’ feticismo. Secondo: sempre lì andrebbero tolti qui cantieri fermi da anni, eliminata l’ormai inutile via Alessandrina, sistemate alberature e percorsi di visita. Terzo: bisognerebbe ricostruire quell’alzata delle colonne, lì, nel Foro di Nerva; eccole, perché lasciarle a terra? Si obietta che solo Mussolini rialzò le colonne. E allora? Facciamolo. Il vicesindaco Cutrufo vuole ricostruire Roma imperiale di plastica in periferia quando abbiamo quella vera e ci pare brutto persino rimettere in piedi delle colonne. Tutte queste sono imprese da due lire».

    Siamo al Colosseo. Qui sta per arrivare la nuova metropolitana. «La metropolitana viaggia circa trenta metri sotto terra, quindi più in basso del livello archeologico. Quella potrebbe essere la porta di Roma antica: l’ingresso per un percorso sotterraneo. L’incubo di Federico Fellini in Roma - con la talpa meccanica che scopre un grandi affreschi che svaniscono subito - forse sarà il sogno della Roma futura».



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    Edited by GIOCECCO - 17/10/2009, 20:17
     
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  8. GIOCECCO
     
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    ASSOCIAZIONE FIGLI NEGATI


    IL FUNERALE DELLA FAMIGLIA ITALIANA. IL MUTUO FISSO, DOPO IL MATRIMONIO, RESTA.

    Cassazione: alla ex vanno garantiti abiti firmati e gioielli...


    In Italia, la vita è una coincidenza di fatti che si scoprono in ritardo.
    Oggi si scopre che sotto il Circo Massimo c'è un monumento pieno di reperti archeologici importanti ed unici. Ed è solo l'inizio.
    Dal 94 mi adopero con progetti, manifestazioni, conferenze stampa e comunicati stampa, per far scoprire agli italiani la miniera d'oro sepolta sotto pochi metri di terra. Tutti "gli esperti" a prendermi in giro e a denigrarmi. Dopo 27 anni scoprono che ero l'unico stronzo che aveva ragione ma nessuno lo ammette o lo dice rimangiandosi le offese e le ingiurie che mi ha "donato" in questi anni.
    La vera storia recente del Circus Maximus https://figlinegati.forumfree.it/?t=42983711

    Sempre oggi ci giunge un'altra coincidenza che si scoprirà tra 27 anni.
    Questa è la media del cervello italiano. Le cose ovvie e facili non le vede. E' distratto e disinteressato.

    La Cassazione, con questa sentenza (alla ex vanno garantiti abiti firmati e gioielli se durante matrimonio la coppia godeva di elevato tenore di vita), conferma IL FUNERALE DELLA FAMIGLIA ITALIANA.
    Ai quei poveri illusi che ancora si sposano con il sogno dell'amore eterno rimane, dopo la separazione anche dopo un anno di matrimonio, il mutuo fisso a vita perchè devono mantenere la ex moglie con lo stesso tenore di vita del matrimonio.
    Non è che mi dispiace molto vedere un riccone menefreghista dei problemi dei separati che viene costretto a pagare ingiustamente una fortuna mensile alla ex moglie.
    Mi dispiace di più per i poveracci che perdono i figli, la casa e mezzo stipendio. Per loro la vita è chiusa per sempre.
    La differenza conta poco perchè quello che conta è la cultura che si trasmette agli italiani:
    Ti vuoi sposare? Se ti separi ti può capitare che mantieni la tua ex moglie a vita anche se continua a vivere nella tua casa con un altro. Hai fatto i figli? Adesso hanno un nuovo padre fino a quando la tua ex lo sostituisce con un altro. Rimani un PAPA' BANCOMAT, UN PAPA' A ORE. Se ti va bene tuo figlio ti chiamerà 2 volte al mese per chiederti soldi. L'amore te lo scordi. Quello non si vende e non si compra. Se tuo figlio non ti vede e non ti sente si abitua a non amarti e tu non puoi farci nulla.
    Chi dice che conta la qualità e non la quantità dice la più grande idiozia mai sostenuta.
    L'Istat dice che ci sono più morti che nascite. Io lo dicevo 5 anni fa quando contai i nati dei genitori stranieri e i morti italiani. Se togliete i nati di genitori stranieri vi accorgerete che siamo un popolo in estinzione. Siamo un popolo di vecchi senza figli e senza nipoti. I matrimoni e i figli diminuiscono per la paura della separazione che procura danni affettivi ed economici devastanti.
    Il prossimo 19 marzo, in occasione della Festa del Papà, presenterò un progetto sulla "fine" della casa dopo la separazione dei coniugi.
    CASSANDRA vedeva il futuro e nessuno le credeva.
    Oggi non serve uno/a che vede il futuro.
    Serve soltanto qualcuno/a che veda l'attuale realtà familiare italiana senza aspettare 27 anni.
    CIRCUS MAXIMUS DOCET.



    Il Presidente
    dott. Giorgio Ceccarelli
    3392753088
    www.figlinegati.it
    www.daddyspride.org
    www.daddyspride.it
    www.armatadeipadri.it





    Cassazione: alla ex vanno garantiti abiti firmati e gioielli se durante matrimonio la coppia godeva di elevato tenore di vita


    Se durante il matrimonio la coppia gode di un altro tenore di vita, il marito deve garantire lo stesso stile di vita dopo separazione, garantendo gioielli e abiti firmati alla ex moglie. È con la sentenza n. 1612/2011 depositata il 24 gennaio scorso che la Corte di cassazione, prima sezione civile, ha enunciato questo principio di diritto rigettando il ricorso di un uomo che, in seguito alla separazione, era stato condannato versare alla moglie un assegno di mantenimento di circa 7500 euro. La Corte ha ritenuto che i giudici di merito hanno "correttamente applicato i criteri legali di determinazione dell’assegno", avendo accertato che la donna "priva di redditi ed impossibilitata a procurarseli" non era in grado di mantenere l’elevato tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Il tenore di vita era stato desunto dal consistente reddito del marito e dal suo ingente patrimonio oltre che dal complessivo stile di vita della coppia che cotemplava anche il "possesso di abiti firmati e gioielli da parte della donna".



    http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/02/...ssimo-11907048/


    ARCHEOLOGIA
    Anche al Circo Massimo una curva sud
    svelati i misteri dell'antico stadio
    Gli scavi hanno riportato alla luce numerosi reperti che raccontano come si svolgevano i "ludi magni": quadrighe lanciate a folle corsa, 150mila spettatori, taverne e bancarelle, pentole e monete. E perfino gli hooligan
    di CARLO ALBERTO BUCCI


    Anche al Circo Massimo una curva sud svelati i misteri dell'antico stadio La "curva sud" del Circo Massimo

    Per un fortunato caso il settore meglio conservato del Circo Massimo - il monumento più celebre, imitato e depredato dell´antica Roma - è la "curva sud". È infatti sotto l´emiciclo rivolto verso l´Appia che le quadrighe lanciate a folle corsa dagli aurighi, dovendo frenare per curvare seccamente intorno alla "meta" meridionale, venivano a contatto: tra strepiti di ruote, nitrire di cavalli, schiocchi di fruste, cui facevano eco le grida e gli "oooh!" dei patrizi e del popolo assiepati sulla cavea. Gli scavi iniziati a dicembre hanno però riportato alla luce strutture murarie che confermano come il frastuono dei 150mila tifosi non fosse prerogativa delle giornate dei "Ludi Magni". Rumori di pentole, monete tintinnanti, urla di venditori, strilli di meretrici risuonavano tutti i giorni nella "tabernae" ritrovate scavando oltre i pilastri delle gradinate superstiti. «Qui c´erano bande che fanno impallidire gli hooligan di oggi», dice Maria Letizia Buonfiglio che, con Giovanni Caruso e altri archeologi della Sovrintendenza comunale, sta lavorando ai resti dell´impianto sportivo e religioso nato, narra la leggenda, con le corse volute da Romolo nella festa che si concluse con il ratto delle Sabine.

    LE IMMAGINI

    «In soli 50 centimetri di terra abbiamo trovato 130 monete che, una volta catalogate, ci potranno dire molto sulla vita di questa parte del circo» aggiunge Buonfiglio. Gli interventi decisi dal Comune hanno portato soprattutto alla ri-scoperta di ritrovamenti interrati dopo gli scavi degli anni Trenta, quando gli archeologi si dovettero fermare alla "media cavea" essendo le gradinate e la pista sottostanti inondate da infiltrazioni d´acqua. E ora che sono stati liberati dalla terra i pilastri, le basole della frequentatissima strada porticata, l´abbeveratoio e la fogna che serviva latrine e Vespasiani, è possibile ricostruire la stretta connessione tra le "tabernae" esterne e quelle presenti dentro la struttura dell´antico circo che, come certi moderni impianti sportivi, funzionano da punto d´incontro anche nei giorni feriali.

    Il più grande circo, alla caduta dell´impero fu abbandonato e irrigato per servire agli orti e ai mulini; poi industrializzato nell´Ottocento con capannoni e un gazometro, demoliti a partire dal 1911; quindi cementificato nel Ventennio dai pilastri (anch´essi poi abbattuti) delle esposizioni sul minerale e sul tessile; infine, e siamo all´oggi, generosamente concesso per manifestazioni di piazza, parate militari, concerti allestiti sulle zolle verdi che si trovano diversi metri sopra la pista dove gli aurighi si davano battaglia girando per 7 volte intorno ai due obelischi.

    La "curva sud" è stata risparmiata dalle folle di oggi ma anche dimenticata. Gli archeologi ora sono intenzionati ad andare avanti con le ricerche, sapendo però che non è possibile scendere di quota perché sotto c´è la "marrana". Ma intanto c´è da disboscare le taverne addossate al circo, da mettere in sicurezza i percorsi che portavano alle gradinate basse, riservate a patrizi, sacerdoti e cavalieri, e anche le coperture delle scale superstiti che conducevano ai "popolari". Con quali soldi? «Ai tre milioni già impegnati - spiega l´assessore alla Cultura del Comune, Dino Gasperini - aggiungeremo una delibera da tre milioni e 600mila euro che serviranno a finire le ricerche, completare i restauri, approntare un percorso didattico e una nuova illuminazione». La curva sud del Circo Massimo sarà così «un´area archeologica finalmente visitabile».


    (01 febbraio 2011)
     
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7 replies since 25/9/2009, 20:19   1164 views
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